Il direttore esecutivo di Twitter, Elon Musk, ha annunciato che le nuove registrazioni utente alla piattaforma hanno raggiunto il loro massimo storico; attraverso un tweet, Musk ha messo in evidenza i buoni dati del suo social network.
Ciò contrasta con l’esodo di inserzionisti e utenti che sono andati su altre applicazioni, preoccupati per l’incitamento all’odio.
I dati positivi su Twitter sotto la gestione Musk
Secondo Musk, nel periodo 9-16 novembre le registrazioni medie giornaliere hanno superato i due milioni, un aumento del 66% rispetto ai dati della stessa settimana del 2021. Inoltre, l’imprenditore ha mostrato il dato sulla registrazione dei minuti attivi degli utenti, la cui media era vicina agli otto miliardi al giorno nell’ultima settimana fino al 15 novembre. Anche questa cifra è superiore del 30% rispetto allo stesso dato dell’anno scorso.
Diapositive dal mio discorso aziendale su Twitter pic.twitter.com/8LLXrwylta
— Elon Musk (@elonmusk) 27 novembre 2022
D’altra parte, alla data del 13 novembre le visualizzazioni totali di tweet che incitano all’odio risultano in calo rispetto a ottobre 2021; al contrario, le denunce per furto di identità sulla piattaforma sono aumentate.
I picchi di identità contraffatte si sono toccati prima e dopo il rilascio dell’abbonamento premium Twitter Blue.
L’ambizione di creare un app per tutto
Musk ha affermato che l’acquisto di Twitter accelera la sua ambizione di creare una “app per tutto“, che si dovrebbe chiamare X.
Per ora, lo scorso sabato ha già twittato riguardo a “L’app per tutto Twitter 2.0” e ha rivelato in anteprima alcune delle funzionalità in fase di preparazione: messaggi diretti crittografati, tweet di lunga durata e pagamenti.
Sempre sabato scorso, in risposta a un tweet di un utente della piattaforma, Musk ha risposto che “vede un percorso in cui Twitter supererà il miliardo di utenti mensili entro 12-18 mesi“.
Penso di vedere un percorso in cui Twitter supererà il miliardo di utenti mensili entro 12-18 mesi
— Elon Musk (@elonmusk) 27 novembre 2022
Il calo degli inserzionisti e le dimissioni di massa da Twitter
Una delle preoccupazioni di Twitter da quando Musk ha acquisito la società è stata il ritiro degli inserzionisti. General Motors, Mondelez International e Volkswagen sono alcune delle grandi aziende che hanno interrotto la pubblicazione degli annunci sulla piattaforma.
Elon Musk ha incolpato una coalizione per i diritti civili di fare pressioni sui principali inserzionisti Twitter qualora non venga tutelata la moderazione dei contenuti. “Questo fatto ha causato un massiccio calo delle entrate“, secondo il direttore esecutivo della multinazionale.
Ad ogni modo, la crisi di Twitter hanno finito per pagarla i lavoratori. Sembra infatti che centinaia di dipendenti si siano dimessi dopo l’ultimatum di Musk, il quale li avrebbe indotti a lasciare se non si fossero sottoposti a “lunghe ore ad alta intensità” sul posto di lavoro. Il culmine è stato raggiunto all’inizio di novembre con il massiccio licenziamento di metà del personale.