Paul Marchant, l’amministratore delegato di Primark dal 2009, ha rassegnato le dimissioni in seguito all’apertura di un’indagine da parte di Associated British Foods (ABF), la società madre del marchio irlandese. La decisione è arrivata dopo una denuncia di una donna che ha accusato Marchant di comportamenti inappropriati in un contesto sociale.
L’ex CEO ha riconosciuto di aver commesso un «errore di valutazione» e ha accettato che le sue azioni non hanno rispettato gli standard attesi da ABF. La multinazionale ha confermato che Marchant sta collaborando con l’indagine, condotta da uno studio legale esterno. Inoltre, l’amministratore delegato ha già presentato scuse alla denunciante, al consiglio di amministrazione di ABF, ai colleghi di Primark e ad altre persone afferenti all’azienda.
Transizione ai vertici di Primark
Marchant era alla guida di Primark da quasi vent’anni, un periodo iniziato nel 2009, quando la compagnia aveva appena superato i 2 miliardi di sterline in vendite, in un contesto segnato dalla crisi finanziaria del 2008 e dal collasso di Lehman Brothers.
Con la posizione di CEO vacante, Eoin Tonge, ex direttore finanziario di ABF, assumerà il ruolo ad interim, collaborando con il team dirigenziale e il Consiglio Strategico della società. Nel frattempo, Joana Edwards, ora controller finanziario del Gruppo ABF, agirà come direttore finanziario interinale di ABF.
Reazioni e Implicazioni
Il CEO di ABF, George Weston, ha espresso il suo disappunto per l’accaduto, affermando di essere «profondamente deluso». Secondo Weston, la responsabilità è fondamentale per costruire e gestire un business sostenibile nel lungo termine.
Ha inoltre sottolineato che tutti i membri del team e le persone coinvolte devono essere trattati con rispetto e dignità. La cultura e l’etica aziendale devono prevalere su qualsiasi individuo.
- Paul Marchant si è dimesso dopo accuse di comportamento inappropriato.
- Eoin Tonge assume l’incarico di CEO ad interim.
- Joana Edwards diventa CFO ad interim di ABF.
- George Weston esprime delusione per la situazione attuale.
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