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Scopri la tecnica infallibile usata da Lidl per attrarre clienti: cadiamo tutti senza rendercene conto!

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Le Segreto Infallibile che Lidl Utilizza per Attirare i Clienti

Entrare in un supermercato è un’azione che molti di noi considerano normale e quasi automatica. Abbiamo una lista (anche se solo nella nostra testa) di ciò che dobbiamo acquistare. Ma la verità è che una volta varcate le porte, ci troviamo in un ambiente accuratamente progettato per farci comprare più di quanto avevamo previsto. E Lidl, il gigante tedesco dei prezzi bassi, è uno dei migliori in questa strategia. Infatti, sveleremo di seguito l’infallibile tecnica utilizzata da Lidl per attirare i clienti, una tecnica alla quale, tra l’altro, tutti noi cadiamo.

Non si tratta solo di mostrare offerte allettanti o di avere reparti, come la panetteria, che ci fanno sentire bene solo con il loro profumo. In realtà, c’è un lavoro di fondo molto più sofisticato. Dalla disposizione dei prodotti ai dettagli più piccoli, come l’illuminazione o la dimensione del carrello, tutto è progettato per influenzare il nostro comportamento senza che ce ne rendiamo pienamente conto. Sì, lo sappiamo: i supermercati vogliono vendere. Ma quando si inizia a notare i dettagli, è inevitabile pensare che ci sia qualcosa di più. E c’è, come confermato da un ex dipendente di Lidl, che ha rivelato alcuni dei segreti che la catena tedesca utilizza per far sì che i clienti non solo rimangano più a lungo nei suoi negozi, ma che comprino anche di più. E la cosa più sorprendente è che molte di queste tecniche le abbiamo vissute in prima persona senza rendersene conto. Dalla maniera in cui spingiamo il carrello alla posizione delle verdure o il trucco visivo delle etichette dei prezzi, tutto è calcolato al millimetro per farci spendere di più.

La Tecnica Infallibile che Lidl Utilizza per Attirare i Clienti

Qual è la prima di queste tecniche che Lidl utilizza per attirare i clienti? Può sembrare una sciocchezza, ma ha a che fare con il carrello della spesa che troviamo in questo supermercato e che non solo è grande (più del solito in alcuni casi), ma è anche progettato in modo che i prodotti non scivolino verso la maniglia, cioè non si avvicinano al punto in cui spingiamo. E qual è l’effetto di ciò? Che non vedendo la merce accumulata proprio davanti a noi, la sensazione è che abbiamo comprato poco, anche se il fondo del carrello è piuttosto pieno.

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Questo non è un caso. Un ex dipendente di Lidl lo spiega chiaramente: se i carrelli fossero più piccoli, le vendite non raggiungerebbero i livelli attuali. Il nostro cervello interpreta il volume del carrello come un indicatore di spesa: se è mezzo vuoto, sentiamo che possiamo ancora aggiungere cose senza esagerare. Ma se lo stesso volume fosse contenuto in un carrello più piccolo, ci renderemmo conto che abbiamo già abbastanza. Così, senza che nessuno ci dica nulla, ci spingiamo a comprare di più, semplicemente a causa del design del contenitore in cui portiamo la spesa.

L’Effetto “Salutare” all’Entrata

Un altro dei trucchi più efficaci che Lidl mette in pratica – e che tra l’altro, è stato copiato da altre catene – è la posizione strategica di frutta e verdura. Appena entrati nel negozio, la prima cosa che vediamo sono colori vivaci, prodotti freschi, una specie di oasi salutare che ci dà il benvenuto. Questa prima impressione non è innocente: ci fa sentire che stiamo facendo scelte sane fin dall’inizio.

E cosa succede dopo? Che, come se avessimo guadagnato il diritto di peccare, siamo più inclini a includere qualche capriccio alla fine del percorso: biscotti, cioccolata o quel gelato che non avevamo in programma di comprare. La logica interna è più emotiva che razionale: se abbiamo già riempito il carrello di mele e zucchine, quale danno può fare un pacco di dolci? Lidl lo sa, e per questo posiziona questi prodotti tentatori proprio alla fine, vicino alle casse, quando siamo più stanchi e più inclini a concederci un premio.

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Le Etichette che Confondono (ma Vendono)

Un altro dettaglio rivelatore ha a che fare con il modo in cui Lidl mostra i prezzi. Le etichette, sebbene apparentemente chiare, a volte vengono posizionate in modo da indurre in errore. Ad esempio, è comune vedere un cartello con un prezzo accattivante proprio sotto un prodotto, ma in realtà quel prezzo corrisponde a un altro articolo posizionato accanto. Nel bel mezzo della frenesia dello shopping, con fretta o distrazioni, è facile pensare che il prodotto che abbiamo preso sia quello in offerta, quando in realtà non lo è.

Questa tecnica gioca con la nostra percezione visiva e la nostra tendenza a fare supposizioni senza leggere attentamente. E la cosa più curiosa è che, anche se poi potremmo rendercene conto alla cassa, spesso non diciamo nulla. O, se lo facciamo, di solito è troppo tardi. L’obiettivo è già raggiunto: abbiamo comprato qualcosa che forse non avremmo preso se il prezzo reale fosse stato più chiaro fin dall’inizio.

Con tutto quello che è stato spiegato, ciò che è chiaro è che Lidl (come tutti gli altri supermercati) non lascia nulla al caso. Tutto nei loro negozi è pensato per farci passare più tempo, farci sentire a nostro agio, e soprattutto, farci comprare di più. Non è che stiano ingannando il cliente (alla fine, ognuno decide cosa prendere e cosa no), ma giocano con strumenti psicologici che influenzano il nostro modo di fare acquisti.

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