Samsung è stata vittima di un maggiore attacco informatico che ha rubato molto dati sensibili interni dell’azienda. Lo ha confermato questo lunedì la multinazionale coreana della tecnologia, che ha assicurato che tra le informazioni compromesse ci sia anche il codice sorgente dei suoi dispositivi mobili Galassia.
Il portale ‘Bleeping Computer’ ha evidenziato venerdì scorso che il hacker avrebbero Rubato fino a 190 GB di dati, tra i quali ci sarebbe il codice utilizzato per la crittografia e il blocco biometrico del Galaxy, informazione non confermata da Samsung. Gli aggressori hanno pubblicato uno screenshot del codice sorgente rubato che potrebbe essere stato inviato a funzionari dell’azienda come ricatto per richiedere il pagamento di a salvare economico.
La scorsa settimana il gruppo di hacker scivolare$ rivendicato l’attacco a Samsung. Quello stesso gruppo è stato protagonista nelle ultime settimane per aver perpetrato un altro attacco informatico ai danni della multinazionale tecnologica statunitense Nvidia che ha causato interruzioni nei suoi sistemi interni.
Nella nota pubblicata questo lunedì, Samsung non conferma la presunta paternità di questo attacco informatico, sebbene abbia chiarito che nessun dato personale dei suoi dipendenti o dei suoi clienti è stato rubato. “Sulla base della nostra analisi iniziale, la violazione riguarda un codice sorgente relativo al funzionamento dei dispositivi Galaxy, ma non include le informazioni personali dei nostri consumatori o dipendenti”, si legge nel testo. “Attualmente, non prevediamo alcun impatto sulla nostra attività o sui clienti. Abbiamo messo in atto misure per prevenire ulteriori incidenti di questo tipo e continueremo a servire i nostri clienti senza interruzioni”.