Quando WhatsApp ha problemi tecnici, molti utenti comunicano attraverso Telegram o Signal. Quando si tratta di Facebook, social network già poco utilizzato, gli utenti postano su Instagram. E quando non funziona Instagram, la scelta ricade su una qualsiasi delle app precedenti.
L’hashtag #RipTwitter
Ma cosa succede quando è Twitter a non funzionare? Questa è la domanda che ha fatto diventare hashtag come #RipTwitter, #ShutTwitter e persino #WhatsApp dei veri e propri trend topic a cui gli utenti di Twitter si rivolgono per scoprire i crash del social network.
Da quando il magnate Elon Musk, proprietario di Tesla e uomo più ricco del mondo, ha acquisito il social network dell’uccellino, i problemi si sono susseguiti a catena: Musk ha annunciato che avrebbe tagliato il 50% del suo organico di 7.500 lavoratori e che avrebbe fatto pagare per gli account Twitter verificati, gli inserzionisti hanno iniziato a ritirare i loro annunci pubblicitari (causando un significativo calo delle entrate) e centinaia di dipendenti si sono dimessi in risposta alle dure condizioni di lavoro imposte da Musk per creare un “Twitter 2.0 innovativo”.
Dato questo scenario, i dubbi tra i tweeter sono aumentati e molti temono che il social network dell’uccellino finisca per chiudere. Da qui gli hashtag ‘RipTwitter’ e ‘ShutTwitter’ presenti nei tweet di tutto il mondo.
“Io non volevo solo comprare Twitter, io volevo avere il potere di farlo fallire” #RIPTwitter
— SABINA BOLLATTINO (@sabyna13) 19 novembre 2022
Qual è l’alternativa a Twitter?
Sebbene esistano altri social media simili in giro, i tweeter si sentono abbandonati e non vedono alcun sostituto. Ma è tutta questione di abitudine.
L’alternativa più ovvia a Twitter è Mastodon, che afferma di aver triplicato i suoi utenti nelle ultime settimane. Secondo il suo fondatore, Eugen Rochko, il social ha oltre due milioni di utenti attivi mensili. Mastodon funziona in modo simile a Twitter: puoi scrivere messaggi chiamati ‘toots‘ (l’omologo dei ‘tweet’), condividere, rispondere e mettere Mi piace. Mastodon offre anche la possibilità di creare community gestite dagli stessi utenti.
Chissà quale sarà il futuro di Mastodon e se riuscirà davvero a diventare un valido sostituto di Twitter. Staremo a vedere se l’alternativa sarà all’altezza del social mainstream o se parte degli utenti in fuga torneranno all’ovile di Musk.
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