Nonostante il petrolio continui a consolidarsi nell’area dei massimi annuali, è sorprendente che le azioni della compagnia petrolifera si scontrino più e più volte contro la tendenza al ribasso.
Analisi tecnica

- S1
- 11.29
- S2
- undici
- R1
- 12.68
- R2
- 13.11
Breve termine
Medio termine
Lungo termine
È come se in qualche modo non si fidasse del tutto dei massimi annuali raggiunti dal prezzo del greggio. Come se gli investitori credessero che si tratti di un effetto puntuale e transitorio. Il fatto è che ci sono molti tentativi falliti di confermare al di sopra della linea guida ribassista, la linea discendente che unisce ciascuno dei successivi massimi discendenti dall’estate del 2018 e cosa sta succedendo in questo momento nell’area dei 12 euro.
Sì, è vero che il valore è stato scambiato al rialzo in numerose occasioni, ma ad oggi non ha potuto chiudere comodamente e sulle candele settimanali sopra. O in altre parole, la diretta resistenza dinamica continua a fare il suo dovere. Da cui ne consegue che solo chiudendo sopra i 12 euro fortemente di venerdì Lasceremo la porta aperta alla possibilità di un nuovo tratto al rialzo con un target di massimi storici (13,74 euro). Adeguate le serie di prezzi a tutti i dividendi distribuiti nel corso della storia, ovviamente.
