Sebbene una correzione del 17% dai massimi storici di novembre possa sembrare una grave battuta d’arresto, la verità è che su un grafico a lungo termine questo è un semplice calo nell’immenso oceano di rialzisti sullo sfondo.
Analisi tecnica

Breve termine
Medio termine
Lungo termine
Non mi stancherò di ricordarvi che nei mercati le cose vanno viste in prospettiva. Intendo con questo quello se siamo solo consapevoli della quotidianità, alla fine gli alberi non ci faranno vedere la foresta. Sì, Google è in calo del 17% dai massimi storici di novembre ai minimi di gennaio. Ma nonostante ancora in crescita di oltre il 160% dai minimi del momento peggiore della pandemia per i mercati (marzo 2020). In altre parole, stiamo parlando di una goccia che è in realtà una goccia nell’oceano rialzista di fondo.
E il più interessante di tutti è che con solo una correzione del 17%, l’oscillatore di quantità di moto stocastico presenta gli stessi livelli di ipervenduto settimanali di ottobre 2020, quando in quel momento il prezzo sfiorava i 1.400 dollari. E ora è quasi il 100% al di sopra di esso. In altre parole, con la correzione delle ultime settimane e quella laterale degli ultimi mesi, il prezzo ha proporzionalmente drenato/aggiustato i fortissimi rialzi precedenti.
