Senza far rumore, il petrolio è alle porte dell’importante supporto che ha ai minimi di marzo, a 93,55 dollari. La perforazione di questo supporto sarebbe una chiara perdita di ‘momentum’ (velocità di crociera) nel prezzo di un barile di greggio.
Analisi tecnica

- S1
- 93.55
- S2
- 87.47
- R1
- 116.60
- R2
- 133.46
Breve termine
Medio termine
Lungo termine
Il continuo rivolo al ribasso delle ultime settimane pone il futuro del barile di greggio del Texas occidentale molto vicino al supporto dato dai minimi di marzo a 93,55$. Ciò significa che nel brevissimo termine si apre una finestra di trading sul lato lungo (rialzista) ai livelli attuali con uno stop loss a prezzi di chiusura inferiori ai minimi sopra indicati.
Se questo supporto viene rotto non escluderemo una mossa alla ricerca della prossima zona di supporto in cui il massimo di ottobre, i circa 85 dollari/barile. E chissà se anche l’area di 75 dollari. La perforazione dei minimi di marzo sarebbe una chiara perdita di “slancio” o velocità di crociera nel prezzo del petrolio. Sopra, lato resistenza, la più importante in questo momento (e anche se molto distante dai prezzi attuali) ce l’abbiamo ai massimi di fine marzo a 116,60$.
