Giovedì i mercati dell’Asia e del Pacifico sono stati contrastanti, tra i persistenti problemi di crescita globale e le tensioni geopolitiche. Il crollo dei titoli tecnologici come Meta (Facebook), sceso di oltre il 20% nel mercato ‘after hours’ di Wall Street dopo aver deluso i risultati, ha anche appesantito i mercati regionali.
In Australia, l’ASX 200 ha ridotto le perdite precedenti ed è sceso dello 0,14%, chiudendo a 7.078. Tuttavia, le azioni dei principali minatori sono aumentate poiché Rio Tinto è avanzato del 2,43%, Fortescue è aumentato del 3,27% e BHP ha aggiunto il 3,09%.
Il Nikkei 225 giapponese è sceso dell’1,06%, a 27.241,31, mentre l’indice Topix è sceso dello 0,86% a 1.919,92. In Corea del Sud, il Kospi ha invertito la tendenza al ribasso ed è salito dell’1,67% a 2.707,82, mentre il Kosdaq è avanzato del 2,15% a 891,60.
L’indice Straits Times di Singapore ha guadagnato l’1,72% negli scambi pomeridiani.
Diversi mercati importanti, tra cui la Cina continentale e Hong Kong, rimangono chiusi per le festività del capodanno lunare.