Immagina di poter affrontare le catastrofi ambientali utilizzando un materiale molto comune e facilmente accessibile: i capelli umani. Sorprendente, vero ? L’uso dei capelli per combattere le marea nere è una pratica che ha dimostrato la sua efficacia in numerosi incidenti, come ad esempio il naufragio di una petroliera giapponese all’Isola Mauritius nel luglio del 2020. Ma come funziona esattamente ? Esploriamo insieme questa innovativa soluzione.
La capacità d’assorbimento dei capelli rispetto agli idrocarburi
Un potenziale incredibile
I capelli umani possiedono una capacità d’assorbimento impressionante. Un chilogrammo di capelli può assorbire fino a otto litri di idrocarburi. Ancora più sorprendente, questi filtri possono essere lavati e riutilizzati fino a 6-10 volte !
Come funziona ?
Il principio è semplice ma ingegnoso: i capelli vengono inseriti in tubi di cotone o nylon, che vengono poi disposti lungo le coste delle spiagge per limitare la diffusione degli idrocarburi in caso di marea nera.
Pronti per scoprire chi sta alle spalle di questo metodo rivoluzionario ?
L’iniziativa dei parrucchieri contro le maree nere
Thierry Gras e l’associazione Coiffeurs Justes
Thierry Gras, fondatore dell’associazione Coiffeurs Justes nel 2015, ha avuto l’idea geniale di recuperare i capelli tagliati per trasformarli in boudin antinquinamento. Il suo impegno si estende oltre la Francia, con parrucchieri in tutto il mondo che partecipano alla sua iniziativa.
Ecofair e le sue innovazioni
In Francia, l’associazione Ecofair ha sviluppato dei boudin de fonds de cale de bateaux, riempiti con i capelli per combattere le maree nere. Hanno presentato questa innovazione al salone Pollutec nell’ottobre del 2021.
Non solo singoli parrucchieri o associazioni, ma anche interi saloni di bellezza stanno aderendo a questa causa.
Le utilizzazioni innovative dei capelli nella protezione dell’ambiente
L’appello globale delle ONG
Dopo il disastro ecologico all’Isola Mauritius nel 2020, numerose ONG hanno lanciato un appello mondiale per la raccolta di capelli. Questi capelli vengono poi usati per creare dei boudins flottants capaci di assorbire gli idrocarburi.
Al di là delle maree nere
Ma l’utilizzo dei capelli non termina qui. Questi possono infatti essere utilizzati anche per altre finalità ambientali, come la creazione di compost o la bonifica dei suoli inquinati.
Allora, quali sono le logiche e i meccanismi dietro queste raccolte di capelli ?
Raccolte su larga scala: l’impegno dei saloni di parrucchiere
Un impegno diffuso
In tutto il mondo, sempre più saloni di parrucchiere stanno partecipando a questa causa. Quindi, ogni volta che tagli i tuoi capelli, potresti contribuire alla difesa del nostro pianeta !
Il funzionamento delle raccolte
I capelli vengono raccolti nei saloni, poi inviati alle associazioni che li trasformano in boudins antinquinanti. Un processo semplice ma potentemente efficace.
Arrivando alla fine del nostro viaggio nella scoperta di questo straordinario uso dei capelli umani, riassumiamo brevemente quanto appreso.
Nella battaglia contro le catastrofi ambientali come le maree nere, ogni risorsa è preziosa. I capelli umani si sono rivelati un’arma efficace grazie alla loro straordinaria capacità d’assorbimento degli idrocarburi. Grazie all’impegno di persone come Thierry Gras e al lavoro di associazioni come Coiffeurs Justes ed Ecofair, questa pratica sta diventando sempre più diffusa. E ricorda: anche tu puoi fare la differenza. La prossima volta che andrai dal parrucchiere, pensa a dove potrebbero finire i tuoi capelli.
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