Le azioni BBVA hanno fatto ciò che era più probabile, ovvero prendere una pausa dopo un rimbalzo del 26% dai minimi di marzo e dopo aver parzialmente riempito l’enorme divario ribassista della sessione del 24 febbraio.
Analisi tecnica

Breve termine
Medio termine
Lungo termine
Un “gap” ribassista è uno spazio lasciato dal prezzo (un gap) che si verifica quando l’offerta è molto più alta della domanda e, quindi, quando il sottostante in questione inizia a negoziare, lo fa ben al di sotto del prezzo di chiusura della sessione precedente. I gap possono essere sia rialzisti che ribassisti. Un gap ribassista ha connotazioni di debolezza e questo ‘gap’ diventa automaticamente lo ‘stop loss’ per qualsiasi posizione corta (o ribassista) sul sottostante in questione.
Ed è quello che abbiamo in BBVA, un gap ribassista a livello di 5.654 euro (sessione del 24 febbraio) che è stata riempita al 50%. Comportamento totalmente previsto d’altra parte. Affinché dopo aver riempito parzialmente il prezzo ha iniziato a correggere. Pertanto, oggi si può affermare che i significativi rialzi delle ultime settimane si inseriscono perfettamente in quello che è un proporzionale rimbalzo/aggiustamento dei significativi ribassi precedenti. Solo quando il valore riuscirà a chiudere, o quello che è lo stesso, a cancellare il gap, inizieremo a guardare il titolo con occhi diversi (in meglio). Sotto, dalla parte dei supporti, il più immediato si trova a 5,05 euro.
