Il prodigio tecnico di Steve Wozniack e il genio imprenditoriale di Steve Jobs riuscì nel 1976 a fondare Manzana, l’azienda che guiderà la rivoluzione dei laptop e dei telefoni cellulari. Le sue creazioni, in particolare il Mac e il i phone, ha catapultato il marchio per rendere l’azienda di Cupertino la più apprezzata al mondo. Tuttavia, quel regno (sulla carta) si è concluso questo mercoledì quando è stato superato dal gigante petrolifero Arabia Aramco.
Le azioni di Apple sono scese del 5%, portando l’azienda a capitalizzazione di mercato di 2.370 milioni di dollari (circa 2.271 milioni di euro). Da parte sua, le azioni di Saudi Aramco, che attualmente produce il 10% del totale Petrolio a livello mondiale – hanno mantenuto la tendenza al rialzo, collocando la propria capitalizzazione sull’equivalente di circa 2.310 milioni di euro.
Volatilità del mercato
Gli esperti sottolineano che questo ‘sorpasso’ saudita è dovuto alla crescita volatilità del mercato causato, tra gli altri fattori, dalla guerra in Ucraina. L’inflazione, l’aumento dei prezzi dell’energia e il potenziale impatto del conflitto su settori strategici come la tecnologia hanno portato gli investitori a fidarsi meno di Apple. A ciò si aggiungono i problemi della filiera produttiva globale e il rialzo dei tassi di interesse. Le azioni del colosso della mela bianca sono scese del 20% dallo scorso 4 gennaio, quando hanno raggiunto il prezzo più alto della sua storia con 182,94 dollari.
Quello stesso contesto di instabilità, in particolare l’aumento dei prezzi di combustibili, è quello che ha avvantaggiato l’attività di Saudi Aramco. Le sue azioni sono aumentate di oltre il 22% finora quest’anno. L’anno scorso ha addirittura raddoppiato i suoi profitti. Pertanto, la compagnia petrolifera saudita guida ancora una volta il podio come la compagnia più preziosa del pianeta dopo che Apple le ha strappato quel titolo nel 2020.