Il Philadelphia Semiconductor Index è composto dalle 30 maggiori società coinvolte nella progettazione, distribuzione, produzione e vendita di semiconduttori. Questo indice è il cuore del Nasdaq e quindi della tecnologia, nel bene e nel male.
Analisi tecnica

Breve termine
Medio termine
Lungo termine
Abbiamo recentemente parlato del fallimento al ribasso dell’indice dei semiconduttori dove è rimbalzato del 20% dai minimi di marzo. Ma con tutto e con quello non possiamo dire di avere una cifra indietro nell’indice. Gli alti e bassi in calo sono ancora lì e quindi non sale. Ora, al di sopra dei massimi di marzo non avremo solo un primo massimo in rialzo, cosa non da poco. Inoltre, ci troveremmo con un potenziale ‘testa e spalle’ invertito che lo proietterebbe verso l’area dei massimi annuali e storici.
Ma non anticipiamo gli eventi perché al momento non c’è niente. Il prezzo è scambiato nella zona di nessuno in questo momento, lontano dal supporto di 3.180 e 3.030 punti e lontano dai massimi di marzo a 3.633. Una chiusura allentata al di sopra di quest’ultimo riferimento sarebbe un primo avvertimento ai velisti che qualcosa potrebbe iniziare a cambiare (in meglio) nel cuore del Nasdaq.
